Questi sono i premiati del 2° concorso per sceneggiature "Grand Hotel".
Miglior sceneggiatura
Malumara di Alessandro Grande
La forza della solitudine anima Malumara. In un clima che ricorda un neorealismo contemporaneo, la scrittura raffinata eppur essenziale dell'autore traccia, come un pennello, il quadro di una vita vissuta anzitempo.
Una sorta di isolamento psicologico pervade la protagonista. L'unico vero testimone della sua essenza θ il mare, complice silenzioso della fuga dalla realtΰ e complice, allo stesso tempo, del suo brusco ritorno alla stessa: i profughi. Due drammi a confronto, seppur di diversa portata.
Menzione Speciale
L'ultimo desiderio di Alex Creazzi
La vita e la morte riecheggiano nelle battute di L'ultimo desiderio. Lo scarto generazionale padroneggia i rapporti famigliari, una comunicazione nervosa e tecnologica che non ammette un'accettazione della vita per quello che θ: i suoi ritmi, il suo iniziare e finire.
L'autore racconta la fine inesorabile segnata dalla malattia in modo spoglio e ironico, con la bravura di chi sa dove e quando fermarsi con le parole. Eppure... anche di fronte alla morte a un selfie non si dice mai di no.